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Una spiaggia privata. Una raccolta fondi.

La libertà

c9271180b640bbab80f25b59d87d1a5eAwaroa beach, New Zeland, 10 luglio 2016

Sono circa 40,000 i sostenitori della campagna di crowdfunding che, in sole 3 settimane ha raggiunto circa 2.3 milioni di dollari (NZ$, circa 1.3 milioni di sterline, $1.7m) per comprare la spiaggia di Awaroa nell’Abel Tasman National Park, a sud dell’isola.

Gli attivisti hanno snobbato un uomo d’affari che ha offerto loro del denaro in cambio di un accesso privato: l’acquisto serve infatti a garantire che la spiaggia resti libera, accessibile a chiunque abbia la fortuna di visitare un luogo del genere!

Gli attivisti inoltre si definiscono in empatia con gli Iwi locali che rivendicano la proprietà del luogo, essendo stati consultati durante tutto il processo di acquisizione.

fonte: BBC 

 

HAI UN PROGETTO ma ti mancano i soldi per realizzarlo?

… dal web Crowdfunding, un’altra forma, un’altra storia di cooperazione
(da un articolo di Roberto Graziosi, Focus n°242)
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Sellaband.com – anno 2006, fondatori: Johan Vosmeijer, Pim Betist, Dagmar Heijmans à è il sito utilizzato da gruppi musicali e cantanti emergenti, modello di crowdfunding basato su azioni ovvero: il budget prefissato viene suddiviso in azioni uguali vendute a pochi euro ciascuna; se il budget è raggiunto alla band vengono forniti gli strumenti necessari alla produzione dell’album, mentre ai finanziatori andrà, come ricompensa, la possibilità di scaricarne una copia o partecipare agli utili di vendita;
 
Cofundos.org – anno 2007, fondatori: Dr. Sören Auer à per chi cerca fondi e consigli per la creazione di software, browser ecc;
 
Indiegogo.com – anno di lancio 2008, fondatori: Danae, Eric, Slava à un altro tipo di crowdfunding, sempre basato sulle ricompense come Kickstarter ma con una sostanziale differenza: se il budget non viene raggiunto i fondi sono comunque messi a disposizione del progetto.

Invested.in – anno 2009, fondatori: Amplify.la. à raccolgono fondi e risorse per attivare nuove forme di crowdfunding;
 
Kickstarter.com – anno 2009, fondatori: Perry Chen, Yancey Strickler e Charles Adler à la piattaforma di crowdfunding più famosa: generalista (tutti i tipi progetto sono ammessi), se il budget non viene raggiunto i fondi raccolti vengono restituiti agli utentiin caso contrario a Kickstarter va una percentuale attorno al 5% (crowdfunding “basato su ricompensa”); per ora è utilizzabile solo da americani e inglesi, per tutti gli altri esistono dei cloni come Kapipal.com;
 
Pledgemusic.com – anno 2009, fondatori: Benji Rogers, Malcolm Dunbar à come Sellaband ma senza quote fisse;
 
Kapipal.com – anno 2010, fondatore: Alberto Falossi  à “Kapipal” deriva dalla fusione delle parole inglesi capital (capitale) e pal (amico). Il principio alla base di Kapipal infatti è che “il capitale sono gli amici”. Questa tesi è ripresa nel Kapipalist Manifesto, scritto nel febbraio 2010 dallo stesso Falossi. Piattaforma generalista, come Kickstarter finanzia progetti di qualsiasi tipo; unico vincolo: obbligatorio l’uso di Pay Pal;
 
Youcapital.it – anno 2010, fondatori: Associazione Culturale Pulitzer à consente a reporter e giornalisti di farsi finanziare le inchieste dal pubblico;
 
Emphas.is – anno 2010, fondatori: Tina Ahrens, Gunter Boutsen, Karim Ben Khelifa, Fanuel Dewever, Gert Van Langendonck à i fondi servono a finanziare servizi e reportage di fotografi professionisti;
 
Unbound.co.uk – probabilmente 2011, fondatori: Dan Kieran, Justin Pollard, John Mitchinson à la rivoluzione dell’editoria: qui gli scrittori propongono la propria opera e se i lettori gradiscono, finanziano;
 

 

 

Cineama.it –  anno 2012, fondatori: Tania Innamorati, Federico Bo, Fabrizio Mosca, Antonio Badalamenti à piattaforma per filmmaker indipendenti, mette a disposizione fondi, risorse, consigli e altro.
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Ippoasi Fattoria della Pace

2010 – Fattoria della Pace IPPOASI, associazione di volontariato rifugio per gli ex animali da reddito, ma anche polo per l’educazione ambientale e l’agricoltura sociale, socia WWOOF, luogo di condivisione del Benessere Bionaturale … che fantastica scoperta! – http://www.ippoasi.org/

COWO il coworking made in Italy

2008 à COWO, il network di coworking più famoso in Italia creato da Laura Coppola e Massimo Carraro – http://coworkingproject.com/ –

le città in Transizione

2006 à TOWN IN TRANSITION, network di condivisione e cooperazione locale per una transizione verso l’ecosostenibilità, fondatori Rob Hopkins e Naresh Giangrandehttp://www.transitionnetwork.org http://transitionitalia.wordpress.com

 

couch to couch!

2003 à COUCHSURFING, letteralmente surfare il divano, oggi una piattaforma di condivisione tout court, da un’idea di Casey Fenton – http://www.couchsurfing.org –
 

il primo Space

2005 à COWORKING, leggi condivisione delle aree di lavoro, il primo “space” si chiamava Hat Factory ed è stato creato a San Francisco da Brad Neuberghttp://www.coworking.com/

 

share the road movement

2001/2003/2008 à nascono rispettivamente i siti DIGIHITCH, Ride4Cents  e ROADSHARING, in sintesi autostop online – http://www.digihitch.comhttp://www.rideforcents.orghttp://www.roadsharing.com

 

Australia, 2000 d.C.

gflbanner2000 à GLOBAL FREE LOADERS, lo scambio di ospitalità in versione australiana, da un’idea di Adam Steines http://www.globalfreeloaders.com – 

 

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